La villa fa parte del primo sviluppo edilizio esterno alla città murata in diretta connessione con il tratto meridionale delle mura di Lucca ed è progettata dallo stesso committente, l'ing. Daniele Del Magro, che la realizza come propria abitazione.
Nel progetto presentato al comune di Lucca nel settembre 1912 è prevista una realizzazione su due piani oltre il piano cantinato, mentre, come risulta dalla testimonianza dell'attuale proprietà, è stata realizzata sin dall'origine nella sua forma attuale, cioè a tre piani.
Come residenza monofamiliare, l'edificio è provvisto di un piano terra destinato a zona giorno, un primo piano destinato a zona notte e un secondo piano destinato alla servitù e con ambienti di servizio. Successivamente i tre piani sono stati adibiti a tre distinti appartamenti.
A chiusura del giardino lungo il viale Giusti, è da notare che gli unici elementi originali dell'attuale recinzione in ferro sono il grande cancello in ferro battuto, in asse con il portone d'ingresso della villa, e un piccolo cancello sempre in ferro battuto all'estremità occidentale della cancellata, nonché il cancello su via Nazario Sauro.
Al primo piano, nel prospetto frontale, si aprono due portefinestre che si affacciano su un terrazzo con parapetto a colonnine, che poggia su mensole decorate a motivi fitomorfi. Le due porte-finestre e la finestra di questo piano sono sormontate da un architrave decorato con festoni e con corone di fiori che incorniciano la parola "Pace". Alcuni riquadri in maiolica, disposti tra le finestre, raffigurano anitre in volo su uno sfondo policromo e sono opera di Galileo Chini.
Sulla facciata ovest sono ripetuti gli stessi motivi decorativi delle maioliche e delle aperture. Al secondo piano, le finestre sono più piccole e semplicemente riquadrate. Sia al primo che al secondo piano corre, per tutti i prospetti, una fascia delimitata da due cornici, una all'altezza dei solai, l'altra all'altezza dei davanzali.
La torre d'angolo a est è caratterizzata, sia sul prospetto frontale che laterale, da due grandi aperture vetrate con profilo "a bulbo" e chiuse con quadrelli policromi percorsi da motivi in ferro battuto, ai lati delle quali sono poste due fasce di maiolica a tasselli colorati. Superiormente la torre ha, per ogni prospetto, un'apertura tripartita con arco a sesto ribassato.
I prospetti a est e a ovest hanno le stesse caratteristiche di quello frontale a eccezione, in quello a est, di una veranda a piano terra. Il prospetto retrostante non ha elementi decorativi, ma solo un rigoroso allineamento delle aperture. Tutti gli angoli dell'edificio sono rimarcati da lesene che originano dalla cornice marcapiano del primo solaio e terminano nel sottogronda con corone di fiori in cemento intonacato. All'interno, la porta che unisce il vano d'ingresso con il vano in cui sono ubicate le scale e il portone d'ingresso all'appartamento a piano terra presenta una struttura in legno laccato con vetrate policrome che riportano, nella parte superiore, lo stemma di famiglia, vale a dire uno scudo con un cane "cane macris".
Itinerario Liberty - Planning and Realization - Stefano Pelosi - www.stefanopelosi.it